Livelli minimi elevati di farmaco sono associati a ridotto rischio di recidiva in pazienti con malattie infiammatorie intestinali passati a infliximab sottocutaneo - Novità da ECCO 2022
Livelli minimi elevati di farmaco sono associati a ridotto rischio di recidiva in pazienti con malattie infiammatorie intestinali passati a infliximab sottocutaneo - Novità da ECCO 2022
- Nuovi dati dello studio REMSWITCH dimostrano che il passaggio da infliximab per infusione endovenosa (IV) alla formulazione sottocutanea (SC) porta a livelli minimi più elevati di infliximab e a un rischio ridotto di recidiva nei pazienti con malattie infiammatorie intestinali (IBD)1
- I dati dello studio RTDM dimostrano la stabilità dei livelli farmacologici di infliximab nell'arco di un ciclo di trattamento di 14 giorni nei pazienti con malattia di Crohn (MC) in fase di remissione e sottoposti a terapia di mantenimento con Remsima® SC, con monitoraggio farmacologico terapeutico da effettuarsi in qualsiasi momento tra le due iniezioni SC2
INCHEON, Corea del Sud--(BUSINESS WIRE)--Oggi Celltrion Healthcare ha annunciato due nuove serie di dati sulla formulazione SC di infliximab, Remsima® (CT-P13), nel trattamento delle IBD, in occasione del congresso virtuale 2022 della European Crohn's and Colitis Organisation (ECCO).
Lo studio REMSWITCH
Lo studio REMSWITCH ha analizzato l'impatto clinico e farmacologico del passaggio dalla formulazione IV di infliximab a quella SC nei pazienti con IBD, per valutarne la fattibilità e per determinare l'equivalenza tra le dosi IV e SC.1 Nel corso dello studio, 130 pazienti (73,1% pazienti con MC, 26,9% pazienti con colite ulcerosa [CU]) in fase di remissione clinica, ciascuno sottoposto a un regime con dose IV di 5 mg/kg/8 settimane, 10 mg/kg/8 settimane, 10 mg/kg/6 settimane o 10 mg/kg/4 settimane, sono passati a infliximab SC 120 mg/2 settimane, indipendentemente dalle dosi IV.1
I risultati hanno dimostrato che il passaggio da infliximab IV a SC è fattibile e ben tollerato dai pazienti, oltre a generare un rischio ridotto di recidiva nei soggetti IBD:
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I livelli minimi di infliximab erano significativamente superiori dopo il passaggio dalla formulazione IV a quella SC (9,8 ± 6,4 µg/ml vs 14,4 ± 5,7 µg/ml; p<0,0001)
- I livelli minimi sono aumentati nei pazienti trattati con dosi di 5 mg/kg/8 settimane (6,3 ± 3,4 µg/ml vs 14,7 ± 5,7 µg/ml; p<0,0001) oppure 10 mg/kg/8 settimane (8,4 ± 5,6 µg/ml vs 13,7 µg/ml ± 6,6; p=0,001)
- I livelli minimi sono rimasti stabili nei soggetti trattati con dosi di 10 mg/kg/6 settimane (11,1 ± 7,6 µg/ml vs 13,1 ± 5,1 µg/ml; p=0,31) oppure 10 mg/kg/4 settimane (17,8 ± 4,2 µg/ml vs 15,8 ± 4,6 µg/ml; p=0,12)
- I livelli minimi di infliximab sono rimasti stabili (variazione V1-V0 (Visita 0 = V0) < ± 1) nel 4,3%, 15,0%, 33,3% e 50,0% dei pazienti passati rispettivamente dalle seguenti dosi IV: 5 mg/kg/8 settimane, 10 mg/kg/8 settimane, 10 mg/kg/6 settimane e 10 mg/kg/4 settimane (p=0,003).
- La recidiva clinica dopo questo passaggio con conseguente progressione terapeutica è stata osservata nell'11,1% dei casi, e l'aumento della dose (240 mg/2 settimane) ha portato alla remissione clinica nel 93,3% dei pazienti con recidiva.
- Il rischio di recidiva era superiore nei pazienti con livelli minimi stabili o decrescenti rispetto a quelli con livelli minimi più elevati (31,8% vs 7,1%; p=0,024)
- Le iniezioni SC sono risultate più accettabili per i pazienti rispetto alle infusioni IV (scala numerica di accettabilità di 10 punti = 8,7 ± 1,6 µg/ml vs 6,8 ± 0,9 µg/ml; p<0,0001)
Il professor Anthony Buisson, dell'Unità IBD dell’ospedale universitario di Clermont-Ferrand, Francia, sperimentatore principale dello studio, ha commentato: "I risultati dello studio dimostrano che il passaggio dalla formulazione endovenosa a quella sottocutanea di infliximab (120 mg/2 settimane) è fattibile e ben accettato, oltre a portare a un rischio ridotto di recidiva nei pazienti IBD, anche in quelli trattati con dosaggi aumentati per via endovenosa. L'aumento della dose (240 mg/2 settimane) ha inoltre portato alla remissione clinica nel 93,3% dei pazienti con recidiva".
Lo studio RDTM
Il secondo studio ha analizzato le variazioni intraindividuali dei livelli farmacologici di infliximab in diversi punti temporali nel corso di due cicli consecutivi della terapia di mantenimento con Remsima® SC. I risultati dello studio dimostrano la stabilità dei livelli farmacologici di infliximab nel corso di un ciclo di trattamento di 14 giorni. Per i pazienti MC in fase di remissione durante la terapia di mantenimento con Remsima® SC il monitoraggio farmacologico della terapia con infliximab è quindi effettuabile in qualsiasi momento tra le due iniezioni SC.2
"Si tratta del primo studio 'real world' ad aver analizzato i livelli sierologici di infliximab in diversi punti temporali, tra due iniezioni SC di infliximab e nel corso di due cicli, in uno stato di stabilità nel corso di un regime di mantenimento per i pazienti MC in fase di remissione con malattia stabile ", ha dichiarato il professor Xavier Roblin, del Reparto di Gastroenterologia presso l'Ospedale universitario di Saint-Etienne, Francia. "I nostri risultati dimostrano chiaramente la stabilità dei livelli di infliximab nell'arco di tutto questo periodo".
Informazioni sulle malattie infiammatorie intestinali
Le malattie infiammatorie intestinali (IBD), tra cui la malattia di Crohn (MC) e la colite ulcerosa (CU), sono affezioni gastrointestinali croniche invalidanti con ripercussioni su ogni aspetto della vita dei pazienti.3 Si stima che nel mondo ne siano affetti 5 milioni di persone.4 Le IBD rappresentano un onere significativo per il sistema sanitario e la società, con costi sanitari diretti valutati nell'ordine di 4,6-5,6 miliardi di euro all'anno.5
Informazioni su CT-P13 (infliximab biosimilare)
CT-P13 viene sviluppato e prodotto da Celltrion, Inc. ed è stato il primo anticorpo monoclonale biosimilare ad essere approvato dalla Commissione europea (CE). È indicato nel trattamento di otto malattie autoimmuni, fra cui l'artrite reumatoide (AR) e le IBD. È stato approvato dalla CE con il nome commerciale Remsima® nel mese di settembre 2013 e lanciato nei principali paesi europei agli inizi del 2015. La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha concesso l'autorizzazione per CT-P13 nel mese di aprile 2016 con il nome commerciale Inflectra®. CT-P13 è approvato in oltre 96 paesi (al mese di febbraio 2022), tra cui Stati Uniti, Canada, Giappone e tutta l'Europa.
Informazioni su Remsima® in formulazione endovenosa (IV)6
Remsima® IV solitamente viene somministrato nella dose di 3 mg per kg/peso corporeo in caso di artrite reumatoide (AR) e di 5 mg per kg/peso corporeo per le altre indicazioni, incluse le IBD. Infliximab IV è somministrato come infusione nel corso di due ore. Tutti i pazienti vengono monitorati per eventuali reazioni nel corso dell'infusione e successivamente per almeno due ore.
Informazioni su Remsima® in formulazione sottocutanea (SC)
Nella UE è stata approvata l'immissione in commercio di Remsima® SC nella dose fissa di 120 mg negli adulti, indipendentemente dal peso corporeo, in tutte le indicazioni approvate in precedenza per la formulazione IV negli adulti. Remsima® SC presenta tre opzioni di somministrazione: tramite penna preriempita (autoiniettore), siringa preriempita o siringa preriempita con protezione dell'ago.6 La formulazione SC dispone del potenziale per migliorare le opzioni di trattamento per l'utilizzo di infliximab grazie all'elevata coerenza nell'esposizione al farmaco e al comodo metodo di somministrazione.7,8
Informazioni su Celltrion Healthcare
Celltrion Healthcare si impegna per offrire farmaci innovativi e convenienti e per promuovere l'accesso dei pazienti a terapie avanzate. I suoi prodotti vengono realizzati in avanzate strutture per la coltura cellulare di mammiferi, progettate e costruite in conformità alle linee guida cGMP (Current Good Manufacturing Practice) della FDA statunitense e alle linee guida GMP della UE. Celltrion Healthcare si impegna a fondo per offrire soluzioni di qualità elevata e dal buon rapporto costo-efficacia tramite una vasta rete globale che si estende in oltre 110 paesi. Per maggiori informazioni visitare: https://www.celltrionhealthcare.com
Riferimenti
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1 Buisson A et al., Evolution of clinical and pharmacological parameters after switching from intra-venous to subcutaneous infliximab in patients with inflammatory bowel disease: the REMSWITCH study. Journal of Crohn’s and Colitis. 2022:16(S1):i393-i394.
2 Xavier Roblin, et al. Stability of subcutaneous serum IFX (CTP13) levels between two injections and over two successive cycles in patients with Crohn’s disease. Journal of Crohn’s and Colitis. 2022:16(S1):i436-i437.
3 Molodecky, N. A., et al. (2012) Increasing incidence and prevalence of the inflammatory bowel diseases with time, based on systematic review. Gastroenterology, 142(1), 46-54. Tratto da: www.gastrojournal.org/article/S0016-5085(11)01378-3/pdf [Ultimo accesso: gennaio 2022].
4 The European Federation of Crohn’s & Ulcerative Colitis Associations. What is IBD? Science. Tratto da www.efcca.org/en/science [Ultimo accesso: gennaio 2022].
5 Burisch, J., et al. (2013). The burden of inflammatory bowel disease in Europe. Journal of Crohn's and Colitis, 7(4), 322-337. Tratto da: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1873994613000305?via%3Dihub [Ultimo accesso: gennaio 2022].
6 Agenzia europea per i medicinali. Riassunto delle caratteristiche del prodotto (SmPC). Infliximab. Disponibile al link https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/remsima-epar-product-information_en.pdf [Ultimo accesso: gennaio 2022].
7 Yoo DH, Jaworski J, Matyska-Piekarska E et al. A Novel Formulation of CT-P13 (infliximab biosimilar) for subcutaneous administration: One-year results from part one of a Phase I/III randomised controlled trial in patients with rheumatoid arthritis. Poster (FRI0128). Presentato all'EULAR 2019.
8 Westhovens R, Wiland P, Zawadzki M et al. A novel formulation of CT-P13 (infliximab biosimilar) for subcutaneous administration: 30-week results from part two of a Phase I/III randomised controlled trial in patients with rheumatoid arthritis. Poster (SAT0170). Presentato all'EULAR 2019.
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